La riga
Righe e righelli sono strumenti antichi, utilizzati nel disegno tecnico sin dall’antichità per la tracciatura di linee rette e per la misurazione.
Inizialmente priva di indicazioni metriche, fu per la prima volta dotata di divisioni regolari per la misura di lunghezze in Mesopotamia. E’ diventato uno strumento importantissimo nel disegno tecnico per professionisti quali architetti, ingegneri e progettisti. La riga poteva essere libera o fissata al supporto da disegno, ma nel tempo si è guadagnata il titolo di strumento di riferimento per l’allineamento del foglio e delle squadrette.
Nel ‘500 la riga fu dotata di una battuta ad angolo retto, chiamata per l’appunto riga a T; lo scopo era quello di poterla utilizzare, poggiata sul bordo del tavolo, come supporto scorrevole per far scivolare le squadrette; in questo modo era possibile tracciare linee parallele con estrema precisione.
Nel ‘600 le righe a T furono dotate di articolazione, cioè le due parti che prima erano fisse a 90° divennero ruotabili attraverso un meccanismo a vite. Un goniometro fissato su una delle due parti, consentiva di ruotare l’altra secondo un angolo preciso. In questo modo era possibile realizzare linee parallele anche non perpendicolari al supporto.
Data la loro versatilità, le righe a T divennero presto un prezioso strumento di lavoro per disegnatori e architetti. La loro conseguente evoluzione si ebbe intorno alla metà del ‘900 quando il Tecnigrafo, soppiantò definitivamente la riga snodabile. Questa evoluzione si è mantenuta tale sino al momento in cui i computer hanno reso inutile il loro utilizzo. Oggi infatti, li troviamo fieramente esposti come testimonianza del passato e come elementi di arredo data la loro scenica presenza.
I materiali più impiegati per tutti i tipi di riga nel mondo antico erano il legno, il metallo (ferro o bronzo), l’avorio e l’osso; dalla fine dell’800 si impiegarono anche la celluloide, successivamente l’alluminio e, dalla metà del ‘900, l’acrilico (sostanza sintetica e trasparente).
Sono state prodotte diverse varianti della riga, sempre in funzione delle necessità o del tipo di impiego. Passiamo così dalla classica riga da 50 o 60 cm, al righello che di centimetri ne misura non più di 30, alla riga che monta sopra la sua superficie una piccola calcolatrice per agevolare il progettista nei calcoli durante il lavoro senza interrompere il tracciamento. Esiste anche una riga detta “con scale di misura“, la quale riporta sulle sue superfici differenti sistemi di misurazione, utili per chi lavorando si trovava a dover convertire dimensioni provenienti da differenti sistemi di misurazione.