Rapidograph: molto più di una penna
Il termine inglese rapidograph, che significa “scrittura rapida”, indica un particolare tipo di penna che scorre rapida e sicura consentendo un tratto sempre preciso, uniforme e continuo tale da rendere quasi perfetti linee, curve, segmenti.
Si tratta dunque di uno strumento per professionisti del disegno che presenta costi adeguati alle sue possibili applicazioni professionali. Lo spessore delle linee tracciate con il rapidograph è sempre costante: per variarlo è necessario servirsi di una penna fornita di una punta di diverso spessore. Lo spessore della punta può variare da 0,1 a 1,5 millimetri.
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La qualità di queste penne professionali è garantita da un insieme di elementi che combinati tra loro vanno a formare le componenti principali dello strumento:
- il pennino;
- la fascetta;
- l’astuccio;
- la cartuccia ricaricabile.
Il pennino rappresenta la punta vera e propria del rapidograph; è formato a sua volta da due parti, un puntale metallico da cui scorre l’inchiostro, e l’anima, un filo metallico sottilissimo che si inserisce nel puntale e ha lo scopo di dosare l’inchiostro che scorre in quantità molto limitate ma costanti nel tempo.
La fascetta è la custodia di plastica che racchiude e protegge il puntale; normalmente è formata dall’astuccio, dal puntale e dall’anima di metallo.
Lo stelo o astuccio è la struttura di plastica che completa la penna racchiudendo la cartuccia di inchiostro e consentendo la presa. È formato da un cilindro di plastica e da una fascetta colorata che riporta impresso sul dorso il numero indicante lo spessore della penna.
La cartuccia è un piccolo serbatoio sigillato che una volta inserito nel pennino si apre consentendo la fuoriuscita dell’inchiostro.
È osservando la punta che possiamo comprendere il valore tecnologico di questo piccolo attrezzo professionale. L’anima metallica è un filo sottile come o più di un capello e funziona solamente finché la punta che lo contiene viene mantenuta intatta. Nel caso in cui venisse accidentalmente danneggiata (per esempio piegandosi), l’anima smetterebbe di assolvere la propria funzione e l’inchiostro non avrebbe più modo di scorrere con regolarità. La precisione e la continuità del segno sono le caratteristiche salienti di questo strumento e il venir meno di una di queste lo rende del tutto inutilizzabile; il rapidograph richiede pertanto una grande manualità e un’estrema precisione. Tali caratteristiche, unite al costo piuttosto elevato dello strumento, lo rendono idoneo soltanto alla mano di un professionista.
L’inchiostro contenuto nelle cartucce, è un altro degli elementi fondamentali di queste penne; si tratta di una miscela di pigmenti particolarmente fluidi, che difficilmente solidificano nella cartuccia. Speciali canali d’aria all’interno del pennino, favoriscono la fuoriuscita dell’inchiostro dalla punta ed evitano il formarsi di ostruzioni e coaguli che potrebbero bloccarne il deflusso. Una manutenzione attenta e continua della penna ne garantisce il funzionamento per periodi molto lunghi. Tra un utilizzo e l’altro è consigliabile smontare il rapidograph e ripulirlo.
QUALCHE CENNO STORICO
Rapidograph è il nome che è stato utilizzato ufficialmente da Rotring, una fabbrica tedesca, per una linea di prodotti realizzati per la scrittura. In seguito Chartpak Inc., una fabbrica manifatturiera americana, ha acquistato da Rotring i diritti per commercializzare le penne sotto il marchio di Koh-I-Noor negli Stati Uniti.
È nel 1960 che questo tipo di penne evolve verso le attuali. Per la prima volta venne utilizzato il serbatoio di inchiostro da riempire con un contagocce, e si realizzarono puntali di differente sezione nonostante le componenti della penna non fossero ancora intercambiabili o tra loro compatibili.
Le fabbriche che producevano negli Stati Uniti questo tipo di penne, WRICO, Leroy, e Koh-I-Noor, utilizzavano una specifica sequenza e numerazione; le penne perciò non erano standardizzate. Inoltre presentavano una misurazione in pollici e non in frazioni di metro come oggi. L’International Organization for Standardization (ISO) ha chiesto di standardizzare quattro larghezze penna e di impostare un codice colore per ognuna di esse: 0,25 (bianco), 0,35 (giallo), 0,5 (marrone), 0,7 (blu). A partire da queste sono state realizzate ulteriori misure.
Oggi i produttori di rapidograph più conosciuti nel mondo sono Staedtler, Rotring, Faber-Castell e Koh-I-Noor.