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Case del futuro ispirate dalle ossa?

Che le ossa - in particolare quelle umane - venissero considerate un elemento strutturale simile a travi e pilastri delle costruzioni, in virtù della loro funzione portante, non è una notizia originale.
La notizia interessante è che un team di ricercatori delle Università americane Case Western Reserve, Cornell e Purdue, ha iniziato a indagare e analizzare la loro struttura interna, il modo in cui le loro fibre sono composte e disposte, con lo scopo dichiarato di ottenere informazioni e schemi utili alla realizzazione di un nuovo materiale, stampabile in 3D.

Grazie a queste caratteristiche e a questa similitudine gli studiosi si auspicano di ottenere un nuovo materiale dotato di grande resistenza da poter utilizzare nella costruzione di strutture in elevazione, come edifici, ponti o altre strutture simili.
L’analisi della struttura ossea ha permesso di evidenziare come esistano al suo interno una serie di elementi chiamati "colonne" che si occupano di portare la maggior parte dei carichi, e altri elementi di collegamento chiamati “travetti”, con la funzione di legante e collegamento, capaci insieme, di aumentare enormemente la resistenza complessiva.
Queste strutture ossee, le "trabecole", sono elementi microscopici disposti nei tessuti ossei spugnosi e collegati tra loro attraverso spazi intercomunicanti formando una struttura interconnessa, chiamata "osteone".
I ricercatori hanno notato che il modo in cui sono orientate e intrecciate queste fibre, aumenta la resistenza delle ossa.

Dall’analisi di questo tessuto osseo, gli scienziati sono convinti che sia possibile creare dei nuovi materiali stampati in 3D, costituiti da strutture sottili colonnari, simili a quelle presenti nei tessuti ossei, capaci di aumentare enormemente la resistenza alle sollecitazioni meccaniche. La realizzazione di questi polimeri intrecciati garantirebbe la realizzazione di materiali ultra leggeri ma resistenti quanto quelli attuali, come l’acciaio e il cemento armato.


26 Gennaio 2021

L' autore

I contenuti sono a cura di Davide Emanuele Betto.
Laureato in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria, ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi di Valutazione presso l’Università di Napoli. Si è abilitato all’insegnamento nella classe di concorso “A033 – Educazione Tecnica nella scuola media” nel 2004 e dal 2007 è docente di ruolo. Insegna a Catania presso la Scuola secondaria di primo grado "Rapisardi-Alighieri".
Appassionato di informatica, che insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione è autore del sito didattico di Tecnologia educazionetecnicaonline.com
Per Lattes è autore di Infinito Tecnologico, il corso di Educazione Tecnica per la Scuola secondaria di primo grado.

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