Vetro autopulente
I ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, negli Stati Uniti), hanno sviluppato un nuovo tipo di vetro caratterizzato da una superficie denominata “nanotextured” capace di essere anti-appannamento, anti-riflesso e autopulente.
La magia di questo vetro è ottenuta attraverso un nuovo modello di fabbricazione; in pratica, la superficie del vetro è realizzata sovrapponendo diversi strati sottili, tra cui uno strato di {tip Photoresist:: Il photoresist è usato in elettronica e nel campo delle nanotecnologie per la produzione di microchip e sistemi MEMS/MOEMS. È oltretutto anche utilizzato per predisporre le basette ramate alla fotoincisione, molto usata per la produzione di circuiti stampati. Il photoresist ha la proprietà di poter essere rimosso facilmente dalla soda caustica nel caso venga impressionato dai raggi UV-A; inoltre è molto resistente alla corrosione da parte del cloruro ferrico se non impressionato.} photoresist {/tip}(usato in elettronica e nel campo delle nanotecnologie per la produzione di microchip) che viene inciso con un reticolo illuminato; le incisioni successive producono le forme coniche come nell’immagine sopra.
La struttura conica, riduce drasticamente la riflessione della luce. Infatti, il raggio luminoso, rimbalzando tra i nano-coni, viene ridotto ad ogni riflesso, di circa il 6% riuscendo così ad eliminare quasi del tutto il riflesso. Inoltre, questa struttura conica impedisce il depositarsi delle gocce d'acqua sulla superficie. I coni sono talmente piccoli e vicini che la goccia non ha possibilità di infiltrarsi, rimbalzando sulla superficie e scivolando via.
Dal contatto con la superficie, l’acqua raccoglie anche la polvere sospesa in prossimità o sopra le parti superiori dei coni, non potendo penetrare gli spazi molto piccoli che separano i coni uno dall’altro.
Alcuni dei maggiori produttori di smartphone e tablets, sono molto interessati al progetto del MIT proprio in virtù delle caratteristiche che questo nuovo supporto possiede. L’idea è quella di realizzare dispositivi che non solo annullano i riflessi rendendo perfetta la visione delle immagini in qualunque condizione di luce, ma anche di resistere alla contaminazione del sudore, tutti problemi tipici di questi devices.
La figura a sinistra mostra come una goccia d’acqua si diffonda su una superficie di vetro normale. Quella a destra, invece, mostra come quando una goccia d’acqua colpisce i coni delle nanotextures, solo una minima parte del vetro viene ricoperta dall’acqua. Le nanotextures, riducono la diffusione superficiale dell’acqua di circa dieci volte. La goccia diventa sferica e viene respinta dalla superficie. Dal contatto con la superficie, l’acqua raccoglie anche la polvere sospesa in prossimità o sopra le parti superiori dei coni perché non può penetrare gli spazi molto piccoli che separano i coni uno dall’altro.
Alcuni dei maggiori produttori di smartphone e tablets, sono molto interessati al progetto del MIT proprio in virtù delle caratteristiche che questo nuovo supporto possiede. L’idea è quella di realizzare dispositivi che non solo annullino i riflessi rendendo perfetta la visione delle immagini in qualunque condizione di luce, ma che resistano inoltre alla contaminazione del sudore, tutti problemi tipici di questi devices.
Immagini da news.mit.edu