Tutte le parole in ordine

I vantaggi derivanti dall’utilizzo di un programma di video-scrittura o in generale di un programma per computer, sono determinati dalla loro capacità di trasformare alcuni processi consueti, ripetitivi ed estremamente complessi in semplici procedure alla portata di tutti.

Microsoft Word (word significa parola in inglese), così come i software open-source, ha lo scopo di facilitare il compito della scrittura, aiutando l’utente nel processo di impaginazione, nell’utilizzo degli stili e soprattutto nella correzione dei testi. Per fare questo tali programmi sono dotati di strumenti evoluti e programmati per assistere l’utente durante il suo lavoro. Un utilizzo realmente efficace di tali strumenti si basa però sulla condizione che li si conosca sufficientemente bene da saperne gestire tutte le potenzialità. 

Innanzitutto scopriamo come si chiamano i vari elementi visualizzati da un word processor e impariamo poi a riconoscerli, modificarli e utilizzarli con sicurezza. Osserviamo una normale pagina scritta e impaginata con questi programmi;img1 l’esempio qui in alto mostra una pagina complessa, ricca di elementi diversi e che presenta molteplici formattazioni del testo.
Analizziamone gli elementi, uno alla volta, a partire dall’immagine seguente.img 2

CORPO DEL TESTO (qui evidenziato in azzurro): si tratta della vera e propria area di scrittura; questo spazio è delimitato dai MARGINI, spazi modificabili che creano un’area bianca attorno al testo come fossero una cornice.
All’interno del corpo del testo, possiamo individuare altri elementi caratteristici per la formattazione di una pagina:

  1. TITOLO (qui evidenziato in blu scuro): si tratta di un elemento che si differenzia per carattere, dimensione, stile, dal resto del testo, proprio in virtù della sua funzione.
  2. PARAGRAFO (qui evidenziato in blu chiaro): rappresenta la porzione di testo racchiusa tra un punto a capo e un altro. Non va confuso con i paragrafi di un libro che rappresentano invece parti più piccole all’interno di uno stesso capitolo.
    Dove trovarlo: dal menu FORMATO, alla voce PARAGRAFO, si aprirà una finestra di dialogo che consentirà di impostare o modificare i diversi parametri di cui si compone. 
  3. img 3
  4. IMMAGINE (qui evidenziata in viola): le immagini possono essere inserite all’interno del testo così come accade con ogni altro contenuto multimediale (video, audio, animazione). A tutti questi elementi può inoltre essere affiancata una DIDASCALIA.
  5. DIDASCALIA (qui evidenziata in rosso): è il testo che descrive l’oggetto multimediale. Può essere abbinata ad un’etichetta per l’indicizzazione che consente di inserire l’immagine in un elenco che viene riportato al fondo del documento.
    Dove trovarlo: dal menu INSERISCI, alla voce DIDASCALIA, si aprirà una finestra di dialogo che consentirà di fissarne i parametri.

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  7. MARGINI (qui evidenziati in giallo): rappresentano i limiti entro i quali sarà inserito il testo dell’elaborato. I margini sono quattro: SUPERIORE, INFERIORE, DESTRO e SINISTRO.
    Dove trovarlo: dal menu FORMATO, alla voce DOCUMENTO, si aprirà una finestra di dialogo che consentirà di assegnare ad ogni margine la dimensione più opportuna. È importante ricordare che se si desidera rilegare il documento, la dimensione del MARGINE SINISTRO va aumentata, perché una parte del foglio servirà appunto per la rilegatura e non potrà pertanto svolgere la sua funzione di margine.img 5

  8. INTESTAZIONE e PIÈ DI PAGINA (qui evidenziati in verde): sono gli spazi in cui inserire informazioni relative al testo. Ad esempio nell’intestazione si trovano informazioni sulla finalità dello scritto, l’autore e la sede di lavoro, mentre nel piè di pagina, si trova il titolo del documento e il numero di pagina. È possibile comunque inserire qualunque altro genere di informazione, ricordandosi però che queste verranno visualizzate in tutte le pagine del documento, quindi la scelta va fatta con attenzione in modo da mostrare solo informazioni necessarie.
    Dove trovarlo: dal menu VISUALIZZA, alla voce INTESTAZIONE E PIÈ DI PAGINA. Si evidenzieranno sulla pagine le aree interessate, mentre per stabilirne l’altezza bisognerà utilizzare la finestra di dialogo dei MARGINI.img 6

È bene inoltre sapere che il testo si distribuisce sulla pagina in base a criteri da noi definiti nella fase iniziale. Il testo può, infatti, essere allineato al margine sinistro (allineamento a sinistra) come al margine destro (allineamento a destra); può essere centrato rispetto ad una linea immaginaria che attraversa la pagina al centro (allineamento centrato) oppure allineato su entrambi i margini (allineamento giustificato).

Prima di cominciare il lavoro, vanno indicati altri parametri attraverso i quali il programma costruirà il nostro documento. Questi parametri sono: carattere (font), stile, dimensione, colore, interlinea.

La scelta di un carattere non può dipendere esclusivamente da parametri estetici, ma deve essere determinata sulla base della finalità e delle caratteristiche del documento che stiamo creando. Ad esempio, se scrivo una poesia, cioè un testo breve e ricco di licenze, posso utilizzare un carattere con glifi o in stile corsivo mentre, nel caso di una relazione, che è un elaborato molto più lungo, dovrò utilizzare un carattere semplice e distanziarlo con un’interlinea maggiore, evitando così di “stancare la vista” del lettore. Gli stili standard messi a disposizione sono corsivo, grassetto, sottolineato; possono essere utilizzati anche contemporaneamente, ottenendo così un corsivo sottolineato, oppure un corsivo in grassetto o ancora un corsivo in grassetto sottolineato. Possiamo anche variare il colore, evidenziando per esempio un testo con il colore rosso. L’interlinea, il cui valore può essere modificato utilizzando la stessa palette del comando PARAGRAFO, ci consente di distanziare le righe tra loro.
IMPORTANTE: tutti questi parametri vanno fissati prima di iniziare a scrivere. Perdere qualche minuto in fase iniziale, vi consentirà di risparmiare molto tempo in seguito.

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