Case d'argilla

Si chiama Sceliphron caementarium ed è una laboriosissima vespa muratore, capace di costruire il proprio nido con il fango secondo precise proporzioni.
È dall’osservazione di questo insetto e del modo in cui costruisce la propria dimora che Massimo Moretti, padre della prototipazione 3D in Italia ha sviluppato un progetto denominato WASP, World’s Advanced Saving Project. Si tratta di un progetto per la stampa 3D di case in argilla premiato con il Green Award al 3D Print Show di Londra.

Progetto Wasp
 

 

Il vantaggio offerto da questa tecnologia è quello di poter creare con materiali naturali come l’argilla, costruzioni a bassissimo impatto, ad alta efficienza termica e costi ridottissimi.
Moretti, utilizzando una particolare stampante 3D denominata Power Wasp e un software open source per la modellazione solida, ha dimostrato come è possibile applicare su larga scala l’uso di materiali poveri in chiave moderna. Per millenni si sono realizzate case e intere città con fango crudo e argilla, materiali ecologici, economici e facili da reperire, con risultati duraturi e incredibili.
Ovviamente il punto di partenza consiste nella realizzazione di modelli in scala ridotta, ma l’obiettivo del team è quello di mettere a punto una stampante abbastanza grande da poter realizzare case in argilla di reali dimensioni. Il vantaggio si vedrebbe soprattutto in quelle aree depresse e sottosviluppate del pianeta dove diventerebbe così possibile sostituire capanne e bidonville con case riciclabili, esteticamente migliori, a costo bassissimo e a impatto zero. Case che utilizzerebbero i prodotti di quella terra, e che sarebbero rinnovabili e dismettibili senza danni nel momento in cui non venissero più utilizzate. Un modo per combattere lo sviluppo e lo strapotere delle multinazionali del cemento che dettano le regole e i modelli di crescita delle nostre città.




 

 

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