Fin dall'antichità l'uomo ha imparato a sfruttare l'energia del vento per le proprie necessità: per azionare i mulini a vento per la macinazione del grano e la produzione di farina, per muovere le imbarcazioni a vela oppure, oggi, per azionare le grandi pale eoliche con le quali si produce l’elettricità.
Ma da sempre c’è un forte dibattito sull’impatto ambientale che queste grandi strutture possono avere sull’ambiente, non solo dal punto di vista estetico, ma anche sui possibili effetti che la loro azione rotatoria può avere sugli animali, soprattutto uccelli in fase migratoria.
La scienza non si è mai fermata, ma ha sempre trovato nuove soluzioni, ingegnose, fantasiose e originali nel tentativo di rendere più efficienti e al tempo stesso meno impattanti queste strutture green.
Un nuovo impulso è stato dato dagli investimenti massicci che l’Unione Europea sta utilizzando per sostituire l’uso dei combustibili inquinanti con nuove soluzioni maggiormente rispettose dell’ambiente.
Vortex Bladeless è la nuova proposta eolica che giunge dall’omonima start-up spagnola: una turbina eolica sprovvista di pale che produce energia.
La tecnica utilizzata viene chiamata eolico a vibrazione. Si tratta di un cilindro alto circa 3 metri fissato verticalmente a una base mediante un robusto cavo elastico.
Il principio di funzionamento è semplice: quando il Vortex viene esposto all’azione del vento comincia ad oscillare ed entra in risonanza con esso generando mini vortici che amplificano le vibrazioni. Un particolare alternatore posto all’interno del cilindro a circa metà della sua altezza, cattura i suoi movimenti e li trasforma in corrente elettrica.
I vantaggi di questo nuovo sistema eolico sono enormi: innanzitutto non esistono più le antiestetiche pale rotanti, ogni turbina non interferisce con quelle vicine per cui si possono montare una accanto all’altra (quelle convenzionali necessitano di almeno 100 m di distanza), non vengono prodotti rumori particolari e soprattutto i suoni a bassa frequenza (infrasuoni) che possono disturbare gli animali.
La bontà del progetto è tale che l’ente norvegese per l’energia lo ha inserito tra i 10 progetti più influenti al mondo nel settore energia.
La start-up ha come obiettivo quello di trovare un partner industriale che le possa permettere di realizzare una turbina a grande scala alta almeno 140 metri e capace di produrre 1 MW di potenza.
I contenuti sono a cura di Davide Emanuele Betto.
Laureato in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria, ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi di Valutazione presso l’Università di Napoli. Si è abilitato all’insegnamento nella classe di concorso “A033 – Educazione Tecnica nella scuola media” nel 2004 e dal 2007 è docente di ruolo. Insegna a Catania presso la Scuola secondaria di primo grado "Rapisardi-Alighieri".
Appassionato di informatica, che insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione è autore del sito didattico di Tecnologia educazionetecnicaonline.com
Per Lattes è autore di Infinito Tecnologico, il corso di Educazione Tecnica per la Scuola secondaria di primo grado.
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