Calatrava a Dubai: The Tower
In vista dell’Expo del 2020, Dubai la città dei record e degli eccessi si sta preparando in grande stile per stupire ancora il mondo. Per far ciò si stanno varando progetti colossali e mega-milionari, dove l’eccesso e la spettacolarità sono gli elementi cardine di questo processo.
Un grande concorso per idee è stato indetto nell’Emirato per la realizzazione di una torre di osservazione nell’area di prossima edificazione del Dubai Creek Harbour, torre destinata a restare imbattuta per molti molti anni se non per sempre. Si è aggiudicato l’incarico per la realizzazione di questa colossale opera il grande architetto spagnolo Santiago Calatrava.
Si chiamerà semplicemente THE TOWER, e sarà un grattacielo alto oltre un chilometro anche se il riserbo in questo caso è assoluto per evitare che possibili concorrenti, soprattutto cinesi possano approfittare dell’informazione e realizzare un’opera ancora più grandiosa.
Lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, sovrano dell’Emirato di Dubai ha posto il 10 ottobre la prima pietra per la costruzione della torre, avviando di fatto i lavori.
La fine di questi è prevista in tempo per l’inaugurazione dell’Expo negli Emirati ed entro quella data la Emaar Properties, il colosso mondiale del settore immobiliare, ha previsto la fine dei lavori per la realizzazione dell’intera area del Creek Harbour.
Il nuovo quartiere e la mega torre diverranno i nuovi simboli di una città oramai iconica, piena zeppa di edifici e opere architettoniche uniche.
Il progetto vincitore è caratterizzato dalle tese nervature dell’architettura di Calatrava miscelate con i simboli e gli elementi tipici della cultura islamica.
Un minareto sospeso ad un’altezza vertiginosa, con un impianto che richiama il fiore del giglio, collegato al terreno da una struttura esile circondata da una complessa rete di cavi strutturali che ne assicurano la stabilità. Questo sistema consente di dare alla torre una forma slanciata, esile, e leggera; una freccia pronta ad essere scagliata contro il cielo le cui curve disegnate dai cavi, tracciano nell’aria le forme stilizzate delle foglie del giglio.
La cima sarà coronata dalla Pinnacle Room, un enorme spazio aperto a 360° per una visione della città senza limiti giorno e notte.
Un grandioso giardino a 1.000 metri di altezza sopra il deserto, apribile come le finestre intarsiate di un minareto e dotato di balconate girevoli per creare punti di osservazione unici e sorprendenti.
Le nervature non avranno solo la funzione strutturale, ma diventeranno l’elemento più appariscente della città. Un sistema di illuminazione dinamico farà letteralmente vivere l’opera sia di giorno che di notte creando giochi di luce incredibili e personalizzabili per ogni occasione.
Sostenibilità garantita dalle innovative soluzioni studiate dal team di Calatrava. L’edificio sarà dotato di un sistema di raccolta delle acque per il raffreddamento ad alta efficienza e usato per la pulizia delle facciate.
Sistemi di protezione all’irraggiamento solare consentiranno di regolare la temperatura durante l’arco di tutta la giornata e di migliorare l’efficienza energetica dell’intero complesso.
Immagini da www.thenational.ae