Skip to main content

La fine del buco dell'ozono?

Ogni tanto la scienza ci fornisce qualche buona notizia, soprattutto a fronte degli sforzi internazionali che sono stati compiuti per rimediare a problematiche ambientali che la scelleratezza dell’essere umano ha generato.

Tutti sappiamo cos’è il buco dell’ozono, quel sottile strato dell’atmosfera terrestre che ci difende dai raggi ultravioletti che arrivano dal Sole. Questo filtro consente ai raggi di passare solo in quantità limitata e per la quantità necessaria al nostro Pianeta.

Qualche anno fa gli scienziati hanno scoperto che si era creato un buco in questo sottilissimo strato atmosferico che si è pian piano allargato fino ad assumere dimensioni notevolissime.
Dalle indagini e dagli studi condotti si è compreso che il danno poteva essere causato dai cosiddetti clorofluorocarburi (CFC), sostanze che per loro natura erodono l’ozono.

Da allora la Terra è stata sottoposta a un continuo check-up e ogni quattro anni viene condotta un’analisi specifica per valutare la percentuale di CFC presenti nell’atmosfera.
I dati dell’ultima indagine sono confortanti: il bando dei CFC, prodotti dagli spray delle bombolette e dai sistemi di condizionamento dell’aria, hanno portato ai risultati sperati.

Gli scienziati hanno registrato un evidente miglioramento che fa prevedere che, entro il 2040, lo strato atmosferico di ozono tornerà alle condizioni del 1980, prima che il buco dell’ozono fosse scoperto.
Questo recupero non sarà uguale su tutto il Pianeta. Sulle zone artiche, dove il danno è maggiormente esteso, la ripresa sarà più lenta: gli scienziati diagnosticano per l’Artico un recupero completo entro il 2045 e per l’Antartide entro il 2066.

Questa vicenda dimostra come un’azione congiunta tra scienza e politica può portare a risultati molto positivi.

Il buco nell’ozono annunciato dalla British Antarctic Survey nel 1985 portò immediatamente alla firma del Protocollo di Montreal che divenne, nel 1989, il primo trattato delle Nazioni Unite a ratifica universale con impegno vincolante per i 197 Paesi membri.
Questo portò all’eliminazione del 99% delle sostanze pericolose con un ulteriore risvolto positivo: infatti, pur non essendo il buco dell’ozono l’unica causa dei cambiamenti climatici, i CFC sono dei potenti gas serra.

Purtroppo i rischi per i risultati attesi sono minacciati da nuove teorie proposte dai geoingegneri, i quali propongono di disperdere nell’atmosfera milioni di tonnellate di aerosol riflettenti, come ad esempio il biossido di zolfo, per deviare parte della luce solare e ridurre il riscaldamento globale. Questa tecnica già ipotizzata da anni, nasconde rischi non ponderabili al momento e finirebbe, in ogni caso, per ostacolare la ripresa del buco dell’ozono appena avviata.

Foto cover: Shutterstock

22 Giugno 2023

L' autore

I contenuti sono a cura di Davide Emanuele Betto.
Laureato in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria, ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi di Valutazione presso l’Università di Napoli. Si è abilitato all’insegnamento nella classe di concorso “A033 – Educazione Tecnica nella scuola media” nel 2004 e dal 2007 è docente di ruolo. Insegna a Catania presso la Scuola secondaria di primo grado "Rapisardi-Alighieri".
Appassionato di informatica, che insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione è autore del sito didattico di Tecnologia educazionetecnicaonline.com
Per Lattes è autore di Infinito Tecnologico, il corso di Educazione Tecnica per la Scuola secondaria di primo grado.

La Casa editrice

Lattes Editori pubblica libri di testo per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Il catalogo offre agli insegnanti e agli studenti titoli sempre aggiornati sull’attività didattica e sulle nuove piattaforme multimediali per la scuola.
Un impegno costante per la scuola digitale con particolare attenzione alla didattica inclusiva!

S. LATTES & C. EDITORI S.p.A.
Via Confienza, 6 - 10121 Torino

Codice Fiscale e Partita Iva: 04320600010
Iscrizione Registro Imprese di Torino n. 04320600010

Capitale Sociale Euro 1.430.000 interamente versato

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Copyright S. Lattes & C. Editori S.p.A.



Engineered by Sernicola Labs