Semiconduttori monoatomici
Grazie a un nuovo sistema sviluppato dai ricercatori dell’Australian National University, probabilmente i nostri computer e gli altri device cambieranno radicalmente. Questo sistema consente di trasportare i dati utilizzando semiconduttori dello spessore monoatomico. Si tratta di uno spessore 100.000 volte più sottile di quello di un foglio di carta che utilizza materiali ad altissima efficienza energetica i quali, come riferiscono i ricercatori, emanano calore senza dissipazione di energia e spreco come avviene con i normali conduttori che, al passaggio della corrente, si riscaldano.
I vantaggi sono enormi, come facilmente intuibile; oltre a un’ incredibile velocità di trasporto dei dati, enormemente superiore a quella attuale, questa potrebbe dare vita a una nuova generazione di informatica sostenibile, realizzando computer e apparecchiature elettroniche che non sprecano energia.
Non è cosa da poco se consideriamo che già attualmente i computer utilizzati in tutto il pianeta sfruttano da soli circa il 10% dell’ energia elettrica disponibile, con costi ambientali ed economici elevatissimi che raddoppieranno, secondo le previsioni, in un tempo piuttosto breve di 10 anni vista la crescente richiesta di potenza di calcolo.
Riuscire, quindi, a trasportare energia senza inquinare significa creare un circolo virtuoso positivo nei riguardi dell’ambiente e dei cambiamenti climatici, in primis.
I ricercatori, dopo la grande scoperta stanno adesso lavorando alla realizzazione dei transistor, ossia gli elementi alla base del funzionamento di ogni scheda madre e di ogni computer.
La stessa università australiana ha realizzato contestualmente un nuovo centro di ricerca, denominato Tech Policy Design Centre, con il quale intende avviare collaborazioni con altri enti internazionali, per sviluppare tecnologie di semiconduttori a basso consumo energetico per l’informatica e l’elaborazione delle informazioni, basate su sensori efficienti e laser che sfruttano la tecnologia dei semiconduttori.
