Una strada magnetica

Il cemento è oramai conosciuto come il materiale da costruzione per antonomasia. Una semplice miscela di inerti e acqua, capace di indurire e diventare solido e resistente come una roccia, ma con il vantaggio di essere plasmabile e conformabile a piacimento.
È stato reso idoneo a 1000 usi e soluzioni, basti pensare all’incredibile biocemento sviluppato da Italcementi e utilizzato nel padiglione italiano dell’Expo di Milano, capace di autopulirsi e di assorbire gli inquinanti presenti nell’aria quando colpito dalla luce solare.

Adesso, dai laboratori del Dipartimento dei Trasporti dello Stato americano dell’Indiana, dalla Purdue University in collaborazione con la startup tedesca Magment GmbHo, arrivano i risultati di un nuovo brevetto che ha al centro questo poliedrico materiale.

Il progetto ha consentito di rendere conduttivo il cemento, di per sé isolante, rendendolo capace di generare campi magnetici tali da permettere una ricarica wireless delle auto elettriche che lo percorrono.
Un percorso simile era stato già intrapreso con Pavegen, la pavimentazione composta da mattonelle capaci di trasformare l’energia cinetica delle persone che la calpestavano in elettricità, ma questo va ben oltre.

Il progetto presenta molti aspetti interessanti, tra cui il più importante è quello di poter ricaricare le auto elettriche durante la guida. Infatti, la miscela con cui è realizzato questo cemento è magnetizzabile, consentendo di generare un campo elettrico wireless (come quello per i telefonini) in grado di ricaricare le batterie dei veicoli che vi passano sopra. Questo materiale, a detta dei ricercatori della Magment, consente un’efficienza pari al 95%, quindi da record, può essere facilmente integrato con le tradizionali infrastrutture stradali e risulta molto resistente e a prova di atti vandalici.

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Il progetto è già in corso negli Stati Uniti dove sono previste tre fasi. Le prime due consistono in test e analisi per l’ottimizzazione della pavimentazione, mentre la terza, che rappresenta il vero e proprio banco di prova, consiste nella realizzazione di un segmento di 200 metri di strada, dove gli ingegneri potranno testare il funzionamento di questo nuovo calcestruzzo utilizzando veicoli di diversa tipologia anche ad alta potenza, ossia da 200 kW ed oltre.

Lo stato dell’Indiana ha già iniziato a predisporre le necessarie infrastrutture stradali idonee a consentire l’elettrificazione del segmento autostradale e rendere funzionale il progetto, al fine di raccogliere i necessari dati per la successiva implementazione sulle strade esistenti.

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