La notizia è di quelle da prima pagina, ma non giunge inaspettata, visto che da tempo i Paesi sviluppati sono impegnati in una transizione “green” necessaria per migliorare e preservare le condizioni del nostro pianeta.
Come è noto buona parte dell’inquinamento dipende dall’autotrazione, dalla quantità immane di autoveicoli e motoveicoli che, nonostante le restrizioni imposte, continuano a immettere anidride carbonica e altre sostanze dannose nell’ambiente.
Molte volte si è affrontato la questione delle batterie per le auto elettriche. I problemi sono sempre gli stessi: la durata e soprattutto i tempi di ricarica.
Spesso abbiamo parlato di batterie, di nuove soluzioni in grado di aumentarne la durata, la velocità di ricarica e soprattutto la loro sostenibilità.
Una delle tecnologie più promettenti del prossimo futuro è quella di sostituire le batterie agli ioni di litio con una nuova tecnologia chiamata metallo-aria.
Uno degli ultimi limiti rimasti nell’uso quotidiano dei nostri smartphone è sicuramente la durata delle batterie e le modalità di ricarica.
In pratica, il nostro dispositivo dopo alcune ore di utilizzo potrebbe smettere di funzionare. Per ricaricarlo occorre tempo e soprattutto, durante quella fase, il dispositivo non è più mobile, nel senso che sarà legato a una basetta di ricarica o a un cavo collegato alla presa al muro.
Uno dei punti deboli delle batterie montate sulle automobili, ma non solo quelle, oltre ai tempi di ricarica e all’autonomia è la loro durata.
Il cemento è oramai conosciuto come il materiale da costruzione per antonomasia. Una semplice miscela di inerti e acqua, capace di indurire e diventare solido e resistente come una roccia, ma con il vantaggio di essere plasmabile e conformabile a piacimento.
È stato reso idoneo a 1000 usi e soluzioni, basti pensare all’incredibile biocemento sviluppato da Italcementi e utilizzato nel padiglione italiano dell’Expo di Milano, capace di autopulirsi e di assorbire gli inquinanti presenti nell’aria quando colpito dalla luce solare.