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DAC: direct air capturing

La città di Linz, in Austria, è famosa perché nel 1948 fu sviluppato uno dei più importanti e utilizzati convertitori siderurgici, capace di trasformare la ghisa in acciaio.
Oggi questa città torna in auge per qualcosa di completamente diverso.

Materiali molto assorbenti

Uno dei temi maggiormente dibattuti negli ultimi anni è quello relativo all’inquinamento, ai cambiamenti climatici e agli strumenti idonei a rendere i nostri processi produttivi e di trasformazione maggiormente green e compatibili con l’ambiente.

Va in questa direzione una delle tecnologie più promettenti degli ultimi tempi: denominata DAC (Direct Air Capture), è una tecnica che mira ad assorbire l’anidride carbonica presente nell’aria indipendentemente dalla sua origine.

Abbiamo già parlato di questa tecnologia (DAC: DIRECT AIR CAPTURING e DIRECT AIR CAPTUR PER L’AVAZIONE) che di fatto è basata su un concetto molto semplice: aspirare l’aria atmosferica e, attraverso un sistema di filtraggio, separarla dall’anidride carbonica rilasciando aria purificata. Il residuo di anidride carbonica sottratta viene poi utilizzata in altri processi industriali per la produzione energetica o semplicemente stoccata in modo sicuro.

È stato da poco pubblicato sulla rivista Nature un recente studio, condotto da un consorzio di Università tra le quali Torino, Cambridge in Gran Bretagna, Hong Kong in Cina e Stati Uniti, che va ad implementare questa tecnologia.

I ricercatori del Dipartimento di Chimica UniTO si sono dedicati allo studio di una nuova classe di materiali assorbenti a basso costo definiti “sorbenti-caricati”: delle vere e proprie batterie energetiche che accumulano ioni sulla superficie di carboni attivi.
Questi ioni hanno la capacità di catturare l’anidride carbonica presente nell’aria attraverso la formazione di particolari sostanze chimiche note come bi-carbonati.

Tra i vantaggi ottenuti da questi nuovi materiali, oltre al basso costo, c’è la capacità di rilasciare l’anidride carbonica a temperature non superiori a 100 °C e, grazie alla natura conduttiva del carbone, la possibilità di rigenerarla direttamente attraverso un fenomeno (effetto joule) che utilizza l’elettricità ottenuta da fonti rinnovabili.

I nuovi materiali assorbenti hanno tutte le carte in regola per avere un enorme successo: riescono a catturare e rilasciare efficientemente l’anidride carbonica, sono sostenibili energeticamente ed economicamente convenienti.

SAF, il carburante sostenibile per l'aviazione

Uno degli obiettivi principali fissati a livello europeo per il contenimento delle emissioni di CO2 è la riduzione degli inquinanti prodotti dagli aeromobili. Boeing e Airbus, i due più grandi costruttori mondiali di aeromobili, il primo statunitense, il secondo europeo, stanno lavorando da tempo a nuove soluzioni e tecnologie, oltre che a nuove miscele di carburanti in grado di abbattere drasticamente l’uso degli inquinanti, con l'obiettivo di raggiungere le emissioni zero entro il 2050.

L' autore

I contenuti sono a cura di Davide Emanuele Betto.
Laureato in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria, ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi di Valutazione presso l’Università di Napoli. Si è abilitato all’insegnamento nella classe di concorso “A033 – Educazione Tecnica nella scuola media” nel 2004 e dal 2007 è docente di ruolo. Insegna a Catania presso la Scuola secondaria di primo grado "Dante Alighieri".
Appassionato di informatica, che insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione è autore del sito didattico di Tecnologia educazionetecnicaonline.it.
Per Lattes è autore di Infinito Tecnologico, il corso di Educazione Tecnica per la Scuola secondaria di primo grado.

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