Un nuovo Drako nei nostri cieli

L’aviazione internazionale è sempre alla ricerca di soluzioni e novità che rendano il trasporto aereo più rapido, economico e sostenibile.

Dal 1969 al 2003 i cieli atlantici sono stati solcati da un velocissimo aereo passeggeri, la cui forma e caratteristiche lo hanno sempre differenziato da tutti gli altri.

Stiamo parlando del Concorde, incredibile aereo con le ali a delta, l’unico aereo passeggeri, oltre al russo Tupolev, a riuscire a superare agevolmente la velocità del suono.

L'ultimo volo del Concorde fu quello dell'Air France 4590, il 25 luglio 2000, da Parigi a New York. Al momento dell'incidente, l'aereo aveva volato per 11.989 ore e aveva effettuato 4.873 cicli di decollo e atterraggio.

Quello del 25 luglio 2000 è stato l'unico incidente mortale del Concorde durante i suoi 27 anni di storia operativa, tanto che fino ad allora era ritenuto uno tra gli aerei più sicuri al mondo, se considerata la distanza percorsa e il numero di passeggeri trasportati.
Il confort, però, non era il massimo, il rumore era assordante e gli spazi molto stretti.
Ciò che lo rendeva speciale era per lo più la velocità: il Concorde arrivava a una velocità di Mach 2,04, pari cioè a 2179km/h, alla sua quota operativa di 17000 m: era possibile raggiungere New York, dalla Francia o dalla Gran Bretagna, in sole 3 ore e mezza circa.

Da allora l’aviazione si è spinta in altre direzioni, dalla comodità degli aeroplani all’intrattenimento di bordo, dal numero di passeggeri all’uso di soluzioni e carburanti meno inquinanti.

Ed è così che, per la prima volta dopo vent’anni, arriva un nuovo prototipo di aereo supersonico passeggeri che dovrebbe ereditare le caratteristiche del Concorde e superarle, collegando Londra e New York in poco più di due ore.

Questo nuovo progetto aeronautico si chiama Drako, capace di spingersi fino all’incredibile velocità di Mach 6 grazie ad un’incredibile forma strutturale, super-aerodinamica.
Proprio per la velocità, l’aereo non è dotato di coda ma di due canard per poter effettuare virate veloci supersoniche e dovrebbe montare una coppia di motori TBCC (Turbine-Based Combined Cycles) in grado di attivare il sistema di propulsione più efficiente in base alla velocità, passando da un normale turbofan a velocità medie a un ramjet per affrontare velocità maggiori.

Nonostante la straordinarietà del prototipo, per il momento questo resterà tale a causa della mancanza di carburanti densi di energia, ma anche abbastanza leggeri da poter equipaggiare questo missile dell’aria.

Non è dato sapere se il progetto resterà nella fase di prototipo o riuscirà a diventare uno dei tantissimi mezzi di trasporto aerei che solcano i nostri cieli. Pare comunque che questo non accadrà prima del 2050.

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