Acqua pura in pochi minuti
Uno dei problemi più gravi del mondo contemporaneo, già evidenziato più volte, è quello dell’approvvigionamento idrico in molte aree del pianeta.
A causa dei cambiamenti climatici, delle condizioni naturali del terreno e di altri fenomeni naturali, molte zone del nostro pianeta risultano carenti di acqua, soprattutto quella potabile necessaria per il nutrimento della popolazione.
Uno studio dell’ONU, effettuato nell’ambito della “Giornata mondiale dell’acqua”, evidenzia come oggi, nel mondo, una persona su tre non ha accesso ad acqua pulita e, in mancanza di interventi strutturali soprattutto nelle aree del Terzo mondo, si stima che entro il 2050 saranno 5,7 miliardi le persone a non avere accesso all’ acqua potabile per almeno un mese durante l’anno.
Risulta così essenziale il processo di desalinizzazione delle acque marine presenti nel nostro pianeta in quantità illimitata ma, a causa della loro salinità, impossibili da bere.
Scienziati coreani hanno forse trovato l’uovo di Colombo: una nuova tecnica di sanificazione in grado di rendere l’acqua del mare potabile in pochi minuti eliminando il 99,9% di sale per un intero mese. Questa scoperta, se efficace come promette di essere, potrebbe dare un contributo incredibile alla crisi mondiale dell’acqua potabile evidenziata negli studi dell’ONU.
Per separare l’acqua dal sale gli scienziati coreani hanno utilizzato come filtro una membrana di microfibra.
Altri nel passato avevano tentato una tecnica simile, ma molti problemi ne avevano decretato il fallimento. Ad esempio, in alcuni casi la membrana si imbibiva troppo d’acqua non riuscendo più a separare il sale. In altri casi, processi ad osmosi inversa spingevano l’acqua verso le membrane desalinanti attraverso l’uso di una pressione di 70-80 atmosfere; in questo modo l’acqua scaldata e trasformata in vapore condensava sulle membrane capaci di far scorrere dell’acqua dolce in una direzione e i sali cristallizzati nell’altra, generando così da un lato lo scarto salato e dall’altro l’acqua purificata.
La tecnica utilizzata dai ricercatori coreani è nota come electrospinning (in italiano elettrofilatura), un processo utilizzato per la produzione di fibre con diametri estremamente ridotti, inferiori al micron. In questo caso, viene utilizzato un polimero chiamato polivinilidenfluoruro insieme ad aerogel di silice e miscelato con altri elementi per ottenere una membrana con una superfice idrorepellente. Questo nuovo prodotto consente di filtrare e quindi di desalinare l’acqua marina per circa 30 giorni.
Il vantaggio di questa tecnica, rispetto alle altre utilizzate fino ad oggi, è la grande velocità e semplicità del processo nonchè l’assenza degli scarti di produzione, chiamati salamoia, il cui smaltimento rappresenta un enorme costo nel complesso ciclo di trasformazione e soprattutto risulta essere molto più economico da realizzare ambendo, così, a diventare uno dei processi di trasformazioni più importanti e che potrebbe sostituire le altre obsolete tecniche attualmente in uso.