Una nuova "forma" di batteria

Abbiamo già più volte affrontato il problema delle attuali batterie per smartphone, tablet o per tutti gli altri dispositivi elettronici. I problemi sono sempre i soliti: dimensione, peso, durata, forte inquinamento dovuto all’uso di sostanze altamente nocive, instabilità. Abbiamo anche visto come molti degli studi in corso in diverse nazioni, siano indirizzati verso un incremento della durata o il cambiamento degli elettroliti. 

Adesso, uno studio cinese, propone un cambiamento nelle attuali batterie legato ad un fattore completamente diverso rispetto a quelli finora presi in considerazione. Propongono, attraverso una serie di sperimentazioni e studi effettuati, il cambio dei materiali elettroliti, e fin qui nulla di nuovo, ma questo cambiamento si rivela la chiave per una modificazione profonda della batteria. Essi sperimentano la sostituzione degli ioni di litio con solfato di sodio cristallino, una sostanza che normalmente viene utilizzata dagli scienziati per la coltura delle cellule. Questo cambiamento, non solo rende le batterie assolutamente non inquinanti sostituendo gli ioni di litio, infiammabili, tossici e corrosivi con sali assolutamente innocui, ma libera le batterie dalle loro parti solide, e qui sta la novità, rendendole per la prima volta svincolate dalla forma. Questa nuova soluzione consentirà di creare batterie dalle forme insolite e soprattutto indossabili, ossia inseribili in apparecchi che stanno anche all’interno del corpo umano.

 

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Due sono le soluzioni fino ad ora sperimentate: una con le sembianze di una cintura ed una costituita da una struttura a nanotubi. Il problema che si poneva agli scienziati a questo punto, era la resistenza alle piegature continue e la loro influenza sulla resa nel tempo della batteria.
Le sperimentazioni hanno dato grandi soddisfazioni ai ricercatori; dopo centinaia di piegature e torsioni, la batteria-cintura, non è stata influenzata minimamente nelle sue prestazioni. Ancora meglio hanno fatto quelle a forma di nanotubi: gli scienziati hanno scoperto che in questo tipo di batterie, utilizzate nei dispositivi medici, è addirittura possibile accelerare la conversione dell’ossigeno disciolto negli ioni-idrossidi che rende possibile l’assorbimento dei farmaci con maggiore velocità e in parti del corpo normalmente non raggiungibili con le pratiche normalmente utilizzate.

 

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Terzo anno scolastico

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