
Volonaut Airbike 2025: la bici volante
Immagina di uscire di casa la mattina e sorvolare la città, evitando traffico, semafori e smog. Planare dolcemente sopra tetti e viali come in un film di fantascienza.
Non è un sogno né un videogioco: si chiama Volonaut Airbike 2025, ed è una delle innovazioni tecnologiche più sorprendenti dell’anno.
Non si tratta dell’ennesimo concept futuristico: l’Airbike esiste davvero, vola e punta a rivoluzionare la mobilità urbana sostenibile.
A metà tra una bicicletta elettrica e un drone personale, questo veicolo a decollo verticale unisce leggerezza, design e ingegno tecnologico.
Il corpo centrale, senza pale visibili né ruote, è realizzato in fibra di carbonio aerospaziale e grafene, con componenti stampati in 3D.
Il pilota guida in posizione sportiva, inclinata in avanti come su una superbike, con visibilità a 360° e massima leggerezza: è sette volte più leggera di una moto tradizionale.
Tecnologia avanzata e guida assistita
Il decollo è automatico: basta un tasto e la bici si alza in volo verticale, restando stabile anche con vento leggero.
La guida può essere manuale o semi-autonoma, con percorsi preimpostati o comandi vocali.
Il volo è spinto da un sistema a getto chiuso (in parte segreto industriale), che garantisce silenziosità, manovrabilità e sicurezza, anche in spazi ristretti.
Le batterie agli ioni di litio si ricaricano in meno di due ore e offrono fino a 40 minuti di volo, o 90 minuti in modalità ibrida terra-aria.
Mobilità urbana del futuro?
Dietro l’Airbike c’è un team under 30 di ingegneri e designer.
L’obiettivo? Rispondere alla sfida della mobilità urbana veloce e sostenibile, con un mezzo personale adatto a studenti, pendolari e operatori.
La Airbike è ancora in fase di pre-produzione, ma potrebbe davvero cambiare il modo in cui ci spostiamo in città. E tu, la guideresti?
DAL BLOG ALLA LEZIONE IN CLASSE
Questo originalissimo mezzo di trasporto ibrido, oltre alla sua evidente attrattiva per i più curiosi, è lo spunto ideale per affrontare in aula temi come la meccanica del volo, i materiali innovativi, la sostenibilità energetica e la robotica applicata.
Un oggetto che sembra uscito da un fumetto di fantascienza, ma che può trasformarsi in una concreta occasione di riflessione e scoperta.
Portarlo come esempio in una lezione in classe significa stimolare domande, aprire nuovi orizzonti e – perché no – far nascere in qualcuno la passione per l’ingegneria, il design industriale o le nuove tecnologie.
L’obiettivo non è trasmettere nozioni da imparare a memoria, ma far vedere la tecnologia per quello che è davvero: un universo vivo, affascinante, da esplorare con entusiasmo e curiosità.