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Energia dalla pelle

Un campo nel quale la ricerca sta approfondendo i suoi studi è quello degli indossabili in grado di fornire dati e informazioni biometriche sul nostro stato di salute.

Le batterie ostacolano al momento lo sviluppo di questi dispositivi per due ordini di motivi: la loro durata di carica e il peso che, in un indossabile, rappresenta un fattore non da poco.

Studiosi e università battono questo sentiero consci dell’enorme indotto che questo settore di mercato porta con sè.

L’ultima, in ordine di tempo, è la ricerca condotta del National Science Foundation Nanosystems Engineering Research Center per conto dell’Advanced Self-Powered Systems of Integrated Sensors and Technologies (ASSIST) dell’Università del North Carolina. È stato sviluppato un sistema in grado di ottenere energia sfruttando il sudore o il calore che il corpo emette durante l’attività fisica.
Si tratta di una specie di cerotto di circa 2mm di spessore da applicare sulla pelle, flessibile e di dimensioni contenute, capace di impedire al calore di dissiparsi.

energia pelle2

Lo strato adesivo posto sulla pelle è realizzato in materiale conduttivo e fa in modo che il calore, prima di essere dissipato nell’aria, passi attraverso un generatore termoelettrico per la trasformazione in energia.

Questa lamina è capace di generare corrente quando la differenza di temperatura è di almeno tre gradi tra la pelle e la temperatura dell’ambiente circostante.
La piccola piastrina, il cui ingombro è pari a circa 7 centimetri quadrati, è in grado di generare corrente per 40-50 μW (microwatt) in condizioni normali, produzione che si triplica nel caso in cui il soggetto stia facendo attività fisica.

La quantità di energia prodotta consente di far funzionare un processore a basso consumo, sensori di pressione e temperatura e monitorare anche lo stato di idratazione della pelle.

Potrà esservi inserito anche un sistema di trasmissione dati wireless o Bluetooth a basso consumo capace di far comunicare il cerotto con un dispositivo esterno in grado di raccogliere ed elaborare le informazioni.

23 Febbraio 2017

L' autore

I contenuti sono a cura di Davide Emanuele Betto.
Laureato in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria, ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi di Valutazione presso l’Università di Napoli. Si è abilitato all’insegnamento nella classe di concorso “A033 – Educazione Tecnica nella scuola media” nel 2004 e dal 2007 è docente di ruolo. Insegna a Catania presso la Scuola secondaria di primo grado "Rapisardi-Alighieri".
Appassionato di informatica, che insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione è autore del sito didattico di Tecnologia educazionetecnicaonline.com
Per Lattes è autore di Infinito Tecnologico, il corso di Educazione Tecnica per la Scuola secondaria di primo grado.

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