L'idrogeno per il futuro?

Toyota Automotive e Woven Planet sono da tempo impegnate nello sviluppo di tecnologie legate all’idrogeno con l’idea di eliminare del tutto il carbonio dal ciclo produttivo. Finora la maggior parte dei problemi sono stati legati ai sistemi di immagazzinamento e di stoccaggio dell’idrogeno, ma il progetto appena presentato dalla società nipponica è ad ampio respiro e mira a superare anche questi limiti.

L’idea è quella di rendere l’idrogeno portatile, realizzando dei contenitori simili a delle batterie, intercambiabili, da sfruttare quando si ha bisogno, con la possibilità inoltre di restituire il reso alla struttura di distribuzione, evitando così canalizzazioni e complessi impianti dove doversi recare per ricaricare ad esempio le proprie autovetture.

Le cartucce dei cilindri lunghi circa 40 cm per 18 cm di diametro, dal peso di circa 5 kg, permetterebbero di trasportare l’energia e di renderla facilmente accessibile a prezzi piuttosto vantaggiosi, facilitando la sostituzione e la ricarica. Si tratterebbe di effettuare un’operazione semplice come quella di sostituire una cartuccia di toner da una stampante laser, solo un po’ più grossa.

I vertici di Toyota spiegano come questa tecnologia possa essere utilizzata per alimentare scooter o auto ad idrogeno o addirittura per poter essere impiegate in futuro per altre applicazioni, ad esempio per alimentare apparecchiature piuttosto energivore come stufe o forni o ancora per alimentare le celle a combustibile inserite negli autoveicoli.

L’azienda, che non è nuova allo sviluppo di tecnologie all’idrogeno, già nel 2014 aveva immesso sul mercato la sua prima autovettura a celle di combustibile espandendo, poi, il proprio campo di azione anche ad altre soluzioni come treni, navi e mezzi elevatori.
Si possono citare tra questi Sora, un autobus alimentato a idrogeno, il Lunar Cruiser, il rover che servirà all’uomo per esplorare la superficie lunare con un sistema di celle combustibile a idrogeno con autonomia di 10.000 km e la Energy Observer, la prima imbarcazione anch’essa alimentata completamente a idrogeno.

Ma le ambizioni di Toyota non si fermano qui. L’azienda sta infatti testando sul territorio una serie di infrastrutture, un sistema integrato capace di creare un ecosistema intorno all’idrogeno dove, una perfetta catena di approvvigionamento ne semplifica la produzione, il trasporto, l’uso e consente anche di abbassare i costi. Si tratta di una città chiamata Woven City, ai piedi del monte Fuji, una città futuristica tutta alimentata ad idrogeno completamente carbon free.

 CO2Battery inflatable plant 2 bassa Veduta del Monte Fuji, Shutterstock

Foto cover: Shutterstock


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