Stampanti ad acqua

Stampanti con inchiostri inquinanti? Continue spese per l’acquisto di cartucce che non bastano mai? Esagerato consumo di carta? Il professor Sean Xia-An Zhang della Jilin University, insieme ad un team di stretti collaboratori ha forse trovato il modo di risolvere tutte queste problematiche.

Ha infatti progettato una stampante che, al posto del normale inchiostro, utilizza acqua per imprimere testo e immagini su carta. La nuova stampante, denominata water-jet, necessita di fogli molto particolari, impregnati di un colorante invisibile.

waterjet printer
 

Le cartucce della water-jet vengono riempite d’acqua e le lettere si imprimono sulla superficie del foglio grazie al colorante (ossazolidina) il quale, reagendo a contatto con l’acqua, cambia colore. Questo tipo di carta può essere riutilizzato più volte poiché le molecole coloranti tornano invisibili non appena l’acqua evapora; per far evaporare l’acqua è sufficiente mantenere il materiale ad una temperatura di 35 gradi centigradi per circa 24 ore. La dissolvenza dell’inchiostro, ottenibile in un lasso di tempo straordinariamente breve, rende questa stampante totalmente green e andrebbe a risolvere il grosso problema dello smodato utilizzo di carta che viene fatto, per esempio, negli uffici, dove mediamente una stampa viene letta soltanto una volta prima di essere cestinata. Il foglio può essere ristampato fino a 50 volte garantendo un risparmio di carta non indifferente.
Uno dei limiti che presenta questa “eco-stampante” è legato al fatto che è possibile per ora stampare in un solo colore, il blu; sono tuttavia allo studio nuove tecnologie in grado di garantire una stampa a colori di qualità pari a quella di qualsiasi altra stampante.

waterjet ink
 

Sono ancora in corso test per il miglioramento della stabilità del colore e della risoluzione delle immagini, ma la strada intrapresa sembrerebbe essere quella giusta. Inoltre, si stanno conducendo ulteriori test per verificare che effettivamente la carta non sia nociva per la salute di chi ne fa uso, come affermato dalla rivista Nature Communications che la definisce del tutto sicura.

 

Immagine da www.nature.com www.rsc.org 

Terzo anno scolastico

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