La ricerca di nuove soluzioni capaci di fornirci batterie dalla durata molto più lunga e dalla facilità e rapidità di ricarica, sono condotte contemporaneamente in molti istituti e centri di ricerca.
La consapevolezza è quella che il primo che scoprirà questo Sacro Graal, consentirà al mondo di realizzare quella transizione green che tutti auspichiamo.
L’ultima scoperta in tale ambito arriva da una ricerca dell’Università di San Diego che, in collaborazione con LG Energy, ha individuato nel silicio una soluzione incredibilmente vantaggiosa per la realizzazione di nuove batterie per auto che promettono grande durata, alta intensità di energia e ricarica rapida.
I ricercatori hanno utilizzato il silicio all’interno di un anodo della batteria: esso si è rivelato incredibilmente vantaggioso rispetto al litio metallico attualmente utilizzato; infatti quest’ultimo si riscalda notevolmente e riduce i tassi di ricarica progressivamente. Il silicio, al contrario, consente tassi di carica a temperatura ambiente e molto più rapidi rispetto agli anodi attualmente in uso.
Inoltre, queste nuove batterie hanno evidenziato una densità di energia 10 volte superiore agli anodi di grafite attualmente in uso nelle batterie agli ioni di litio.
Fino ad oggi non era stato possibile utilizzare il silicio per realizzare gli anodi delle batterie a causa della sua rapida degradazione a contatto con gli elettroliti liquidi usati nelle celle agli ioni di litio.
Per risolvere tutti questi problemi, sono state adottate modifiche al processo di realizzazione tali da consentire di sfruttare il silicio in maniera efficiente.
È stato eliminato il carbonio e i leganti associati ed è stato sfruttato il micro silicio, un materiale meno costoso e meno elaborato del nano silicio ed infine è stato sostituito l’elettrolita liquido con uno solido a base di solfuro.
Il risultato è una nuova batteria molto più affidabile e stabile che permette di mantenere l’80% della capacità dopo 500 cicli di ricarica e il tutto a temperatura ambiente.
Non siamo ancora al prodotto definitivo, ma LG Energy e un’altra società, la Unigrid Battery, hanno in programma di ampliare questa ricerca, già di per sé promettente, abbinando meccanismi di stoccaggio e accumulo a questo sistema, noti come grid storage.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Science e sicuramente si tratta di una scoperta di cui sentiremo ancora parlare.
I contenuti sono a cura di Davide Emanuele Betto.
Laureato in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria, ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi di Valutazione presso l’Università di Napoli. Si è abilitato all’insegnamento nella classe di concorso “A033 – Educazione Tecnica nella scuola media” nel 2004 e dal 2007 è docente di ruolo. Insegna a Catania presso la Scuola secondaria di primo grado "Rapisardi-Alighieri".
Appassionato di informatica, che insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione è autore del sito didattico di Tecnologia educazionetecnicaonline.com
Per Lattes è autore di Infinito Tecnologico, il corso di Educazione Tecnica per la Scuola secondaria di primo grado.
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