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Anche i materiali hanno memoria

Il cervello umano ha sempre affascinato gli scienziati per la sua capacità di memorizzazione, per la velocità di accesso alle informazioni, per la sua capacità di filtrare tra milioni di queste, quella maggiormente coerente al contesto. 

Soprattutto, ha affascinato la sua capacità di liberare memoria non in maniera casuale, come accade oggi nei nostri sistemi di memorizzazione, ma di selezionare con assoluta precisione quelle meno importanti rispetto a quelle che lo sono di più, filtrando in base al contesto, al momento temporale, alle necessità della persona. Ad esempio, il cervello riconosce stimoli e sensazioni e, quando questi sono ricorsivi, come ad esempio la paura di cadere dalla bici, lui elimina questi echi, liberando spazio ed eliminando contestualmente queste sgradevoli sensazioni, rendendoci così sempre più sicuri e capaci a guidarla.

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Queste capacità sono allo studio degli scienziati, che cercano di riprodurle in materiali non organici. Il campo delle nano-tecnologie è quello in cui maggiormente questi esperimenti stanno producendo risultati incoraggianti. E’ stato, appunto, prodotto in laboratorio un nuovo materiale chiamato perovskite quantistica, una sorta di lattice che all’analisi ai raggi X ha dimostrato di possedere un comportamento simile a quello del cervello umano. Questo comportamento è spiegabile osservandolo il materiale al microscopio. La perovskite, agisce come una spugna che respira. Ogni volta che viene aggiunto un protone, la sua struttura atomica si espande o si contrae per assecondare questo cambiamento. Ripetendo questa azione, come già visto per il cervello, il materiale manifesta un calo sempre maggiore di sensibilità agli stimoli, per cui ogni volta che viene aggiunto un nuovo protone, questo subisce sempre minori adattamenti fino a risultare del tutto indifferente ai nuovi stimoli.

 

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L’obiettivo è quello di creare nuovi sistemi di intelligenza artificiale capaci di imitare sempre di più il comportamento del cervello umano con le sue capacità di pensiero selettivo e possibilità decisionali autonome.

 

Immagini da viverepiusani.it e www.batiactu.com

 

28 Febbraio 2018

L' autore

I contenuti sono a cura di Davide Emanuele Betto.
Laureato in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria, ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi di Valutazione presso l’Università di Napoli. Si è abilitato all’insegnamento nella classe di concorso “A033 – Educazione Tecnica nella scuola media” nel 2004 e dal 2007 è docente di ruolo. Insegna a Catania presso la Scuola secondaria di primo grado "Rapisardi-Alighieri".
Appassionato di informatica, che insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione è autore del sito didattico di Tecnologia educazionetecnicaonline.com
Per Lattes è autore di Infinito Tecnologico, il corso di Educazione Tecnica per la Scuola secondaria di primo grado.

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