Autostrade di grafene e giocattoli
Frutto di un progetto tutto italiano, Gipave, sviluppata da Interchimica un’azienda bergamasca presente in 90 paesi, in collaborazione con l’università di Milano Bicocca, G.Eco (società di servizi per la raccolta rifiuti) e Directa Plus (azienda specializzata in prodotti a base di grafene) rappresenta il primo sviluppo pratico di un’autostrada sostenibile.
Gipave, il cui brevetto è stato depositato nel 2017, sarà utilizzato nel rifacimento del manto stradale del tratto della A4 Milano-Torino, lungo ben 250 km: un’autostrada quasi completamente sostenibile realizzata sfruttando un mix di plastiche dure ottenute dal riciclo di giocattoli, cassette della frutta o altri prodotti in plastica, bitume riciclato e grafene ottenendo così un prodotto per il 70% ottenuto da riciclo.
Si tratta di un intervento di manutenzione che comporta la ripavimentazione delle corsie a scorrimento lento per 125 km in ciascuna direzione.
Questo nuovo manto autostradale dovrebbe portare a un risparmio energetico di circa 90 milioni di kilowatt ore, circa il 30% in meno, consumo pari al fabbisogno annuo di circa 30.000 famiglie.
Anche le emissioni di CO2 saranno evidentemente ridotte di una quota misurata di 18.350 t e saranno riutilizzati 1,5 milioni di kilogrammi di plastiche dure, il reimpiego del 70% di fresato d’asfalto proveniente dalla pavimentazione esistente e un risparmio di circa 480 milioni di chili di materie prime estratte dalle cave, riducendo così del 30% l'uso di nuovi aggregati naturali.
L'obiettivo è quello di rendere l’Italia all’avanguardia negli obiettivi di transazione ecologica previsti dall’agenda 2030 realizzando un sistema in grado di abbattere le emissioni fino a quasi il 40% nelle tecnologie di manutenzione stradale tradizionali.
Ma la nuova miscela Gipave non si ferma qui: il mixaggio di questi nuovi materiali dovrebbe assicurare una maggiore resistenza e aumentare la durata della pavimentazione.
L’ASTM, gestore dell’autostrada, sta lavorando a numerosi progetti per rendere innovative e smart le nostre strade lavorando a tecnologie all’avanguardia quali i varchi intelligenti attraverso i quali è possibile far pagare il pedaggio senza la presenza del casello, tecnologie antinebbia spesso presente in quelle zone di territorio, sistemi di rilevamento contromano e una rete di distributori di idrogeno lungo la rete autostradale.
La verifica della sostenibilità è stata eseguita da test condotti dall’Università di Bologna insieme a un novero di aziende italiane specializzate ognuna in un ambito specifico.
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