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I veicoli a induzione

Uno dei maggiori limiti dei veicoli elettrici, e sicuramente uno dei motivi che ha reso finora difficile la loro affermazione sul mercato, sono i tempi di ricarica e la durata non proprio eccezionale delle batterie e quindi dei chilometri percorribili. Nuove tecnologie, sempre più all’avanguardia e sempre più sostenibili sono in via di sviluppo in tutto il mondo, ma una delle più interessanti arriva proprio dall'Italia.

Siamo a Chiari, in provincia di Brescia: qui è stata sperimentata una nuova tecnologia basata sul fenomeno fisico dell’induzione elettromagnetica, attraverso la quale è possibile ricaricare i veicoli mentre sono in movimento percorrendo particolari tipi di strade.

Ecco come funziona: sotto apposite corsie viene inserito un innovativo sistema di spire capace di trasferire direttamente l’energia necessaria alle batterie poste a bordo.

asfaltoLa stesa della bobina della “Arena del futuro” a Chiari, Brescia.

Hanno partecipato al progetto diverse istituzioni e università a livello internazionale, comprese aziende tra cui le nostrane Stellantis e Iveco; quest’ultima ha messo a disposizione un E-WAY elettrico, un pullman di 12 m in cui sono state integrate apposite tecnologie di connettività e ricarica.

La sperimentazione è avvenuta sul circuito dedicato, Arena del Futuro, dell'autostrada BREBEMI A35, un anello asfaltato di circa 1 km: il veicolo è riuscito a percorrere molta strada raggiungendo e superando i 70 km/h e ricaricando una potenza elettrica di 75 kW.

Il progetto pilota mira a mettere in evidenza gli enormi vantaggi di questa tecnologia. Infatti, la ricarica induttiva consente un enorme riduzione della quantità di batterie da installare con un risparmio in termini economici, un sistema di mobilità a zero emissioni, una maggiore efficienza energetica del veicolo, un aumento della vita media delle batterie e una riduzione dei tempi di sosta per la ricarica.

Questa tecnologia nasce come, range extender, ossia un sistema per estendere il raggio di azione delle auto esclusivamente elettriche e può essere applicata senza alcun problema sia ai veicoli elettrici che a quelli a celle di combustibile.


25 Luglio 2022

L' autore

I contenuti sono a cura di Davide Emanuele Betto.
Laureato in Architettura presso l’Università di Reggio Calabria, ha conseguito il dottorato di ricerca in Metodi di Valutazione presso l’Università di Napoli. Si è abilitato all’insegnamento nella classe di concorso “A033 – Educazione Tecnica nella scuola media” nel 2004 e dal 2007 è docente di ruolo. Insegna a Catania presso la Scuola secondaria di primo grado "Rapisardi-Alighieri".
Appassionato di informatica, che insegna nelle classi 2.0 e 3.0, webmaster per diletto e utilizzatore avanzato di programmi C.A.D., grafica e video produzione è autore del sito didattico di Tecnologia educazionetecnicaonline.com
Per Lattes è autore di Infinito Tecnologico, il corso di Educazione Tecnica per la Scuola secondaria di primo grado.

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