Grafene contro le zanzare
Dalla scienza arrivano spesso soluzioni impensabili dalla combinazione di elementi che, apparentemente, non hanno nulla a che fare tra di loro. Da sempre il periodo estivo è caratterizzato da un fastidioso fenomeno, quello delle zanzare, piccoli insetti che provocano sulla nostra pelle evidenti fenomeni cutanei.
Tante sono le tecniche studiate per respingere questi fastidiosissimi insetti, soprattutto oggi che, specie autoctone giunte da paesi tropicali, si stanno diffondendo anche da noi.
Nessuno avrebbe però potuto pensare all’uso del grafene, il super materiale del futuro, le cui applicazioni ancora non sono neanche immaginabili come deterrente per questo fastidiosissimo animale.
Pare proprio che una risposta definitiva a questo fastidioso fenomeno possa arrivare da questo incredibile materiale. I ricercatori della Brown University hanno scoperto che l’abbigliamento rivestito da questo materiale monodimensionale, non solo rappresenta un' efficace barriera fisica contro le punture della zanzara, ma addirittura sia in grado di modificare il comportamento stesso di questi insetti. Infatti, sembra che il grafene riesca a bloccare i segnali chimici che il nostro corpo emette per attirare le zanzare. Lo studio è stato pubblicato dalla National Academy of Science e dimostra proprio questa incredibile capacità di respingere, allontanare dalla pelle umana, le zanzare.
Inizialmente era stato scelto come materiale da utilizzare per creare una barriera alle punture, ma lo studio ha dimostrato che fungeva da efficace repellente. Durante gli esperimenti, i ricercatori hanno ricoperto un braccio dei partecipanti di un film di ossido di grafene e l’altro lasciato invece con della semplice garza. Risultato? Il braccio ricoperto di grafene non ha ricevuto neppure un morso.
Il risultato cambia, invece, se il grafene viene bagnato. In questo caso lo strato di ossido di grafene diventa un ambiente adatto a far prosperare le zanzare. Le zanzare, infatti, in questo caso sono in grado di perforarlo e pungere il soggetto. Gli scienziati stanno cercando una soluzione a questo problema. Inizialmente hanno applicato uno strato di grafene con contenuto di ossigeno ridotto (rGO) e, in questo modo, risulta perfettamente protettivo in entrambe le condizioni, sia asciutto che bagnato. Esiste però un altro problema; l’rGO non è traspirante e quindi difficilmente potrà essere utilizzato in abbigliamento sportivo o quello da campeggio, necessario per proteggersi dai morsi di questi insetti. I ricercatori stanno provando a combinare il grafene con uno stabilizzante in maniera tale che questo, mantenga le proprie proprietà in qualunque situazione, lasciando traspirare i tessuti.
Immagini da www.greenme.it www.ansa.it