Una batteria di sabbia
Una gigantesca batteria alla sabbia, frutto dello studio e dei risultati di una start-up finlandese chiamata Polar Night Energy e dell’operatore energetico Vatajankoski.
Una gigantesca batteria alla sabbia, frutto dello studio e dei risultati di una start-up finlandese chiamata Polar Night Energy e dell’operatore energetico Vatajankoski.
Si parla sempre più spesso di auto elettriche e di come queste cambieranno il modo di pensare le autovetture. Ma ancor prima che queste si siano affermate sul mercato giunge, da una società olandese, un grande cambiamento capace di avviare una rivoluzione nella rivoluzione.
Uno dei maggiori limiti dei veicoli elettrici, e sicuramente uno dei motivi che ha reso finora difficile la loro affermazione sul mercato, sono i tempi di ricarica e la durata non proprio eccezionale delle batterie e quindi dei chilometri percorribili. Nuove tecnologie, sempre più all’avanguardia e sempre più sostenibili sono in via di sviluppo in tutto il mondo, ma una delle più interessanti arriva proprio dall'Italia.
Tra le opere architettoniche più impressionanti che l’uomo sia mai riuscito a realizzare sulla Terra, sicuramente rientrano le dighe. Megastrutture colossali in grado di sbarrare il corso di un fiume creando immensi invasi e capaci di reggere a spinte impressionanti.
Quella giapponese è una cultura millenaria ricca di tradizioni e di arti tanto antiche quanto raffinate, fonte di ispirazione per artisti di tutto il mondo, ma anche oggetto di studi scientifici e futuristici.
Toyota Automotive e Woven Planet sono da tempo impegnate nello sviluppo di tecnologie legate all’idrogeno con l’idea di eliminare del tutto il carbonio dal ciclo produttivo. Finora la maggior parte dei problemi sono stati legati ai sistemi di immagazzinamento e di stoccaggio dell’idrogeno, ma il progetto appena presentato dalla società nipponica è ad ampio respiro e mira a superare anche questi limiti.
Un progetto innovativo che mira alla decarbonizzazione dell’industria energetica nel più breve tempo possibile e capace di contribuire a rendere l’Italia autonoma dal punto di vista energetico è il frutto degli studi e delle innovazioni di Energy Dome, la startup italiana tecnologica di accumulo di energia a lunga durata, vincitrice del concorso tecnologico Bloomberg New Energy Finance Pioneers 2022.
Ma di cosa si tratta?
Uno degli obiettivi principali fissati a livello europeo per il contenimento delle emissioni di CO2 è la riduzione degli inquinanti prodotti dagli aeromobili. Boeing e Airbus, i due più grandi costruttori mondiali di aeromobili, il primo statunitense, il secondo europeo, stanno lavorando da tempo a nuove soluzioni e tecnologie, oltre che a nuove miscele di carburanti in grado di abbattere drasticamente l’uso degli inquinanti, con l'obiettivo di raggiungere le emissioni zero entro il 2050.
Sentiamo sempre più spesso parlare di mobilità sostenibile, ossia quel processo avviato a livello mondiale per risolvere i problemi di inquinamento dovuti all’enorme numero di mezzi di trasporto che circolano sulle nostre strade.