Il cane robot di Big G
Si chiama Spot ed è un robot progettato dalla Boston Dynamics, azienda di robotica che ha in catalogo diversi robot sorprendenti e che qualche anno fa è stata acquistata dalla multinazionale Google.
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Si chiama Spot ed è un robot progettato dalla Boston Dynamics, azienda di robotica che ha in catalogo diversi robot sorprendenti e che qualche anno fa è stata acquistata dalla multinazionale Google.
Le formiche da sempre sono un esempio di organizzazione sociale e di collaborazione che le rende capaci di svolgere lavori pesanti. Quando una non riesce a spostare un oggetto o compiere un lavoro particolarmente impegnativo, chiama le altre e insieme collaborano per il completamento dell’opera. Proprio da questa loro caratteristica, da più parti nel mondo, si stanno sviluppando sistemi robotici capaci di comunicare e collaborare.
Obbiettivo: Capire il come funzionano il sensore di linea e il sensore ad ultrasuoni. Utilizzarli nei progetti attraverso i relativi blocchetti di mBlock.
Obbiettivo: Obbiettivo di questo esercizio è integrare le conoscenze apprese negli scorsi esempi con il sensore di luminosità.
Obbiettivo: Prendere confidenza con i sensori aggiuntivi Plug and play contenuti nell’Inventor Kit di Makerblock. Attraverso la robotica comprendere la termodinamica.
Obbiettivo: Visualizzare le informazioni su un display esterno. Imparare ad interfacciarsi con hardware multisensoriale.
Un robot è sempre un robot, fatto di parti meccaniche, di movimenti spezzati, dotati di telecamere al posto degli occhi, ma presto, questa immagine dei robot cambierà radicalmente rendendoli molto più simili agli esseri umani, dotati di muscoli, di pelle e di un corpo che assomiglia a quello di chi li ha creati.
Spesso vediamo nei film di fantascienza, robot capaci di interagire con gli umani, di prendere decisioni autonome, di svolgere lavori senza le indicazioni da parte di una persona. L’intelligenza artificiale sta compiendo passi in avanti molto rapidi, ma la strada, affinché i robot siano completamente autonomi, è certamente ancora molto lunga. Un grande passo avanti è stato compiuto grazie agli studi condotti dagli scienziati della Columbia University di New York verso quelli che vengono chiamati “self-aware robot”.
Come tutte le arti, la musica è esternazione dell’animo umano, del sentimento e della sensibilità dell’artista, che fonde capacità tecniche e spesso innate doti comunicative, alla necessità di trasportare l’ascoltatore verso percorsi empatici che aprono nuovi sentieri e nuovi modi di vedere il mondo che si concretizza attorno a noi e dentro di noi.